giovedì 9 luglio 2009

TESCHI OMINIDI




australopitheco afarensis (LUCY)

HOMO NEANDERTHAL ITALIA cm.21x14
HOMO SAPIENS--QAFZEH ISRAELE cm.22x13

EGYPTOPITHECUS cm.10x5

AUSTRALOPITHECUS AFRICANUS M. PLEASE cm.18x13

HOMO ERECTUS GEORGICUS-- GEORGIA cm.18x12

HOMO RUDOLFENSIS - KENYA cm.20x12

AUSTRALOPITHECO AFARENSIS (LUCY) ETHIOPIA cm.17x13

KENYANTROPUS PLATYOPS --KENIA cm.20x12




AUSTRALOPITECO AFRICANO (BAMBINO THAUNG) cm.15x9

SIVAPITECO FEMMINA cm.16x13

SIVAPITECO MASCHIO cm.16x16

HOMO ERECTUS RUDOLFENSIS




AUSTRALOPITHECUS ROBUSTUS cm.18x14




SAHELANTHROPUS TCHADENSIS cm.18x11

PROCONSUL AFRICANUS cm.13x7




AUSTRALOPITHECUS BOISEI cm.20x15




HOMO HERGASTER cm.20x12




HOMO HEIDELBERGENSIS cm.22x15




HOMO NEANDERTHALENSIS cm. 24x15




HOMO DI CRO-MAGNON cm.21x13




HOMO ERECTUS cm.23x14




BAMBINO DI TAUNG (A.AFRICANUS)



cm.19x12




L'Homo habilis è una specie di ominide del genere Homo, apparsa nel Pliocene.
Le prime scoperte su questa specie vennero fatte dai coniugi
Leakey nei primi anni sessanta nella gola di Olduvai in Tanzania.. Tra queste vi sono le tracce di alcuni ominidi che già due milioni di anni fa dimostravano di avere capacità "umane". Vicino ai loro resti sono stati trovati moltissimi manufatti di pietra dalla fattura elementare. Per questo motivo si sono meritati l'appellativo di "habilis".
Dotato di una capacità cranica di circa 600-750 cm3, Habilis utilizzava i suoi strumenti per uccidere e squartare le carcasse di animali. Tali manufatti erano ancora abbastanza primitivi, ma il fatto che tali ominidi li costruissero implica delle importanti considerazioni:
Habilis prefigurava la necessità futura di tali oggetti
Habilis sapeva scegliere i materiali disponibili per costruirli
Habilis possedeva l'abilità manuale e cognitiva per realizzarli secondo necessità

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